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indirizzo: Via Valprato 68

Cemento, vetro e mattoni rossi per questo splendido complesso che ha vissuto tante vite quanto quelle della città. Da scalo ferroviario per lo stipaggio delle merci (si vedono ancora i binari!), a simbolo del nightclubbing e della Torino underground negli anni '80-'90 e oggi spazio creativo con sale di registrazione, showroom di moda, studi di artisti e produzioni video. Per una sosta rigenerante, fermatevi all'Amen Bar.

Culla della scena musicale alternativa torinese che ha reso famosa la Torino degli anni Novanta, i “Docks” sono caratterizzati da una struttura estremamente suggestiva che è sopravvissuta intatta alle grandi trasformazioni del quartiere circostante: oggi ospitano sale di registrazione, studi di architettura e design, negozi di abbigliamento, spazi per l’arte. Quelli che vi troverete davanti sono i Docks Dora un vecchio complesso di magazzini generali in origine collegato alla ferrovia Torino-Milano. Varcate la soglia della grande entrata e immergetevi nell’atmosfera che la abita, vi accorgerete di entrare in un mondo a parte. I Docks si rivelano soltanto una volta all’interno e sembrano un po’ un piccolo paese: sulla destra c’è ancora il gabbiotto della portineria e al fondo i binari ferroviari. Di fianco un vecchio vagone non più utilizzato, al confine tra la barriera del mondo che è stato e il limitare del mondo che è.
La struttura in mattoni, calcestruzzo armato e vetrate, serviva a custodire beni alimentari, a produrre liquori e dolci e a rifornire di ghiaccio tutta Torino. La data della sua costruzione è impressa all’ingresso: 1912, in concomitanza con l’evolversi della edificazione della cinta daziaria.